Non ci sono parole per esprimere oggi quello che ciascuno di noi sta provando in questo giorno di grande tristezza per la nostra comunità educante. Non si può restare indifferenti di fronte a tanto dolore. Non si può dare un senso a quello che è accaduto.
Eppure dobbiamo sforzarci, tutti quanti.
Di trovare le parole, che non saranno quelle giuste, perché niente è giusto, per una madre, un padre, due fratellini, i nonni, gli zii e tutti quanti oggi piangono la scomparsa di Alessandro.
Eppure, possiamo cercare le parole per consolare un cuore affranto e sconfitto, per lenire appena le sofferenze, per spronare ad andare avanti, nonostante tutto, per chi c'è e richiede amore, attenzioni, cura.
Sono sicura che Alessandro vorrebbe questo. Vorrebbe che ciascuno di noi, dopo aver pianto, perché il dolore non può rimanere imprigionato in fondo al cuore, altrimenti si trasforma in rabbia per una sorta di ingiustizia subita e in risentimento nei confronti di una vita che non doveva andare così, poi pensasse a lui con un sorriso.
Il sorriso di chi, se credente, lo immagina in Cielo, un Angelo tra gli angeli, a vegliare da lassù sui suoi cari.
Il sorriso di chi sa che ora Alessandro non soffre più per i mali terreni, ma vive nella luce e nella grazia di Dio.
Io penserò ad Alessandro, alla sua compostezza ed educazione, alla sua dolcezza di ragazzino solare, pieno di energia, spiritoso, ironico, un ragazzino che sapeva farsi voler bene. So che si farà amare anche lassù...
Come so che ci avrebbe chiesto lo sforzo di andare avanti, di sostenere Anna e Antonio e soprattutto di proteggere Camilla e Riccardo. Non possiamo fare altro, adesso, e sappiamo quanto avremmo voluto poter fare un miracolo, per Alessandro. Ma possiamo fare molto per chi c'è. Questo è il mio impegno, personale e a nome dell'istituto che ho l'onore di rappresentare. Noi ci saremo, per qualsiasi necessità. E ci impegneremo per strappare un sorriso a Camilla e Riccardo, per ascoltare i ricordi di Anna e Antonio, per asciugare le lacrime quando offuscheranno gli occhi.
E mentre faremo ciò, penseremo ad Alessandro, che da lassù ci osserva e ci protegge ed in fondo ci dice che va bene così...
Che Camilla mangia tanto, ma non é grossa. Che Riccardo rompe, come tutti i fratelli minori, ma poi gli vuole bene, anche se non glielo ha detto perché non ama esternare i suoi sentimenti. Che la mamma e papà sono stati la sua forza e adesso saranno il sostegno per i suoi fratellini. Che Ares continuerà a correre e, come dice Camilla, a fare un goccino di casino per casa.
Poi penserà ai suoi compagni e agli amici, a tutti quelli che ha incontrato a scuola e nella vita...
Dirà loro di impegnarsi, di credere nella forza dei sogni e di andare avanti per realizzarli con tenacia ed impegno. Che la vita, un dono meraviglioso, nonostante tutto, è un soffio e merita di essere vissuta intensamente. Poi penserà alle maestre e ai docenti che lo hanno guidato nel suo percorso di crescita. Dirà loro di continuare con passione a svolgere il loro lavoro, per entusiasmare, motivare, costruire benessere, aiutare a crescere, ogni giorno.
Andrà così e nonostante tutto andrà bene.
Perché la vita continua, non senza, ma con Alessandro e il suo ricordo in fondo al nostro cuore e nei nostri pensieri...
Perché chi si è amato non va via, rimane, ogni giorno, a farci compagnia in un angolo del cuore.
È solo nella stanza accanto. Non lo possiamo vedere con gli occhi , ma se lo cerchiamo con il cuore sappiamo che è accanto e dentro di noi.
Ciao Alessandro 💔
Il Dirigente Scolastico,
Antonella Cazzato